La posizione spaziale della dentatura rappresenta oggi uno degli argomenti piu’ controversi in ortodonzia. Le manovre terapeutiche , soprattutto meccanicistiche , che mirano a modificare la forma e le dimensioni delle arcate dentali , creano una instabilita’ nel “sistema” soprattutto in arcata inferiore. Allo stato attuale la causa della recidiva in ortodonzia e’ ancora oggetto di grande discussione tuttavia una delle ipotesi piu’ accettate e’ che giochino un ruolo determinante , provocando squilibri muscolari, la contrazione non corretta di taluni gruppi muscolari (orbicolare, buccinatore, i muscoli facciali della muscolatura periorale e la lingua ) attivati durante le funzioni ( fonazione, masticazione , deglutizione etc) . Alla ricerca di ristabilire un equilibrio neuromuscolare corretto ci affidiamo sempre ad apparecchiature “individuali”, costruite ad hoc per il singolo caso, secondo i dettami dell’occlusione neuromuscolare . L’apparecchiatura cosi’modificata non ostacola la corretta postura linguale e riteniamo che la stessa, cosi’costruita e testata con l’elettromiografia e la kinesiografia avra’maggiori possibilita’ di “allenare e rieducare” i muscoli facciali in questione creando nuovi schemi neuromuscolari sicuramente piu’fisiologici e guadagnando a grande merito l’appellativo di regolatori di funzione neurostomatognatica.
Il trattamento ortodontico in neuromuscolare, prevede in prima seduta il monitoraggio dei muscoli coinvolti attraverso una elettromiografia di superficie e la “scansione” dei 6 movimenti mandibolari in condizione di funzione abituale. Successivamente, la stimolazione con TENS (Transcutaneous Electrical Neural Stimulation) a bassa frequenza e alta intensità (0-25mÅ), con 2 elettrodi di superficie posizionati a livello dell‟incisura semilunare e un terzo elettrodo di superficie (di terra, bilanciante) posizionato nell‟area centrale del collo posteriore, permette il rilassamento dei muscoli eliminando il sistema propriocettivo. Tale localizzazione regolata da correlazioni anatomo-funzionali stimola attraverso il V VII nervo cranico la quasi totalità dei muscoli del gruppo di azione masticatoria.
Ma sara’ stabile nel tempo la nostra occlusione? indubbiamente cerchiamo di utilizzare quanto la tecnologia oggi ci mette a disposizione, alla ricerca di quel paventato equilibrio neuromuscolare, tra forze interne ( lingua ) ed esterne ( labbra e guance ) meta TANTO ambita da qualsiasi ortodontista, mai dimenticando pero’ che spetta sempre e comunque al clinico, il discernimento e la capacita’ di fare diagnosi, purchè il tutto, si svolga sempre nel rispetto e a tutela della salute del nostro paziente.